From Il Tempo:

LONGANO Ha più di duemila anni la maschera di bronzo rinvenuta qualche tempo fa in territorio di Longano. È databile alla prima meta' del VI secolo a.C." A parlare della scoperta il soprintendente ai Beni Archeologici della Regione Molise Mario Pagano.

«Fin dall'inizio non abbiamo avuto dubbi sulla sua autenticità - ha spiegato qualche tempo fa Pagano a RaiUtile - visto che da un sopralluogo effettuato sul sito del ritrovamento sono stati raccolti numerosi frammenti, databili dalla fine dell'età del ferro all'eta' arcaica. Il contesto archeologico, il luogo, lo stile non danno dubbi sul fatto che sia vera. Questo e' stato in parte confermato dalle analisi in corso presso l'Istituto Centrale del Restauro e dai restauratori che hanno condotto gli interventi di conservazione". Rimane avvolta nel mistero la funzione della maschera. Per il soprintendente Pagano: "L'oggetto riporta dei fori praticati in epoche diverse a scopo di riparazione, che testimoniano un uso prolungato nel tempo. Quindi, la maschera doveva essere applicata ad un supporto o a un volto. Due sono le ipotesi. La prima e' che venisse indossata in cerimonie rituali da personaggi di altissimo rango della comunità sannitica locale. La seconda e' che fosse parte di uno xoanon, ovvero un immagine di culto, di fattura magnogreca e di epoca arcaica, di cui rappresentava il volto."
Gli xoana sono statue di vari materiali, come legno, metalli o avorio, di epoca arcaica, sul cui volto poteva essere applicata una maschera, come nel caso del Guerriero di Capestrano (VI sec. a. C.).
Infine sulla provenienza della maschera, Pagano ha spiegato a RaiUtile potrebbe trattarsi di un manufatto magnogreco, proveniente da Cuma o Taranto, attraverso la rotta dell'ambra che passava per l'Adriatico. L'oggetto testimonia inoltre un deciso influsso magnogreco in ambito sannitico, gia' in età arcaica.


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