Haven't found a version of this in English ... from Il Sole:

Sono monete antichissime di età bizantina, materiali di epoca etrusca e romana, bronzetti, oggetti in vetro, oltre a sarcofagi e a una stele funeraria in marmo bianco. È solo una parte del ricco bottino di circa 800 reperti archeologici illecitamente sottratti, svelato, a Roma, nella sede del comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, dal tenente colonnello Raffaele Mancino, alla presenza, tra gli altri, del soprintendente per i beni archeologici di Roma Angelo Bottini. «Si tratta - spiega l'ufficiale dei carabinieri - di un'operazione di grande importanza storica, che ha avuto inizio 4 mesi fa e ha condotto alla denuncia di 5 persone, tutte implicate, a vario titolo, in ricerca clandestina, impossessamento illecito e ricettazione di beni archeologici».

I beni recuperati, il cui valore stimato si aggira intorno al milione di euro, venivano utilizzati dai denunciati come monili per abbellire le loro ville o, come nel caso dei sarcofagi sottratti alle catacombe romane di Sant'Ippolito e San Valentino, come fioriere. Parte del bottino, poi, stava per essere immesso nel giro del mercato clandestino, che, precisa Mancino, rappresenta, purtroppo, un giro d'affari molto fiorente sia nel Belpaese sia all'estero, portando nelle tasche dei malviventi milioni di euro.

Tra i reperti recuperati, quasi tutti in buono stato di conservazione, ci sono anche dei falsi, soprattutto tra le ceramiche. «Ora - sottolinea il soprintendente di Roma Bottini - è necessario un intenso lavoro per ricollocare al meglio e in condizioni di maggior sicurezza tutto il materiale ritrovato». Sei reperti, tutti marmorei, cinque scultorei e uno epigrafico, sono stati riconosciuti appartenenti alla Pontificia commissione di archeologia sacra, l'istituzione della Santa sede preposta alla cura delle catacombe cristiane presenti sul territorio nazionale.

Tra i gioielli archeologici ritrovati spiccano, per il loro valore storico-artistico, il sarcofago infantile con fanciullo orante a pannelli strigliati del IV secolo d. C. e la stele funeraria, in marmo bianco, raffigurante una donna ammalata del I secolo a C., rinvenuta nel 1998, presso la località Torricola, in Roma, durante i lavori di riqualificazione del parco archeologico dell'Appia antica in occasione del Giubileo del 2000.