A couple of brief items from the Italian Press ... first from Caserta News comes news of a funding crisis at Pompeii:

Dichiarazione-stampa di Paolo Persico, responsabile Enti Locali DSCampania:
“Uno degli ultimi atti del Governo Berlusconi è stato la sottrazione di 30 milioni di euro alla Sovrintendenza Archeologica di Pompei. Si tratta di un colpo durissimo ai futuri lavori per la tutela del patrimonio archeologico dei siti vesuviani. Si mina la prospettiva di sviluppo di un area che punta sulla risorsa culturale per lo sviluppo. Come al solito, i Parlamentari del centro destra, eletti nei territori vesuviani, hanno brillato per la loro assenza e l’incapacità di tutelare le città.
I Democratici di Sinistra attiveranno tutte le iniziative possibili per difendere il patrimonio Archeologico dell’area vesuviana. Denunceremo all’opinione pubblica questo atto gravissimo, sosterremo le iniziative attivate dalla Regione Campania presso il governo, svilupperemo la più ampia mobilitazione. Le città vesuviane hanno bisogno di un grande programma di investimenti per la cultura, l’ambiente, la sicurezza. Il contrario di ciò che ha fatto il Governo nazionale in questa legislatura”.
Venerdì 24 Febbraio una delegazione dei Democratici di Sinistra con la presenza di Luisa Bossa, Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale si recherà presso la prima Sovrintendenza Archeologica di Pompei per incontrare i lavoratori e la Direzione.


... from AGE comes news of an antiquities bust on Bari (the first item mentioned seems VERY interesting ... no photos, alas):

Una statuina antropomorfa della Madre Terra risalente al VII secolo avanti Cristo, una ampolla dauna del IV secolo avanti Cristo, un Giove sdraiato, dello stesso periodo, una testa femminile in marmo del I secolo avanti Cristo e, ancora, anfore sottomarine, brocchette, monete e medagliette. Sono alcuni dei 230 reperti recuperati dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Bari nell'ambito di nove operazioni che si sono svolte tra ottobre e gennaio scorsi nei territori di Barletta, Casamassima, San Giovanni Rotondo, Molfetta, Cerignola, Canosa di Puglia e Arpi, tra le province di Bari e Foggia. Ne hanno dato notizia oggi i carabinieri nel corso di un incontro con i giornalisti. Complessivamente sono state denunciate 22 persone - tra cui un antiquario e 15 tombaroli - alcune delle quali per ricettazione e detenzione abusiva di reperti archeologici. Sono state recuperate anche quattro pistole databili tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, una pistola 7,35 Beretta, attrezzi utili all'individuazione di siti e allo scavo come metal detector, pale, 'spilloni' e taniche d'acqua che i tombaroli (alcuni dei quali sono stati bloccati in flagranza di reato) utilizzano per ammorbidire il terreno.